Il “South Working” come rivoluzione del modo di fare impresa e lavorare al Sud che punta ad abbattere divari e disparità, ridando linfa vitale alle regioni del Meridione.
È questo il messaggio emerso a gran voce dall’evento “South Working e Customer Management” organizzato dal Club CMMC lo scorso 15 giugno.
Significativamente, a fare da sfondo alla prima tappa degli itinerari CMMC dedicati alla “nuova normalità” post-pandemia è stata la sede di Network Contacts di Molfetta (Bari).
Tanti i temi sul tavolo di discussione: dall’efficacia dello smart working all’esigenza di garantire ai lavoratori un bilanciamento tra vita privata e lavoro, passando per gli investimenti nel Mediterraneo.
“Sicuramente la pandemia ha avuto un grosso impatto sul settore produttivo e sulle nostre vite – ha affermato il presidente del Gruppo Activa Lelio Borgherese – Tuttavia ci ha lasciato anche in eredità dei fattori da preservare e migliorare come il lavoro da remoto e il cambiamento di percezione del ruolo dei consulenti telefonici. È stato proprio grazie al lavoro di migliaia di professionisti del comparto che siamo infatti riusciti a gestire le criticità del lockdown”.
Doveroso anche un cenno al tema portante dell’evento, quel “south working” che si estrinseca nella possibilità di svolgere un lavoro da remoto per un’azienda con sede nel Centro-Nord o all’estero rimanendo fisicamente nel Mezzogiorno. Con ricadute positive sia per l’economia locale che per il tessuto produttivo del Paese.
“Sicuramente si tratta di un fattore di crescita importante per il nostro Paese ma vi sono dei punti critici rappresentati dalle effettive capacità digitali (connessioni e device) e dalle infrastrutture del territorio che bisogna affrontare a livello strutturale”, ha aggiunto Lelio Borgherese.
Da parte sua Marco Borgherese, Vice-presidente del Gruppo Activa, ha sottolineato il cambio di prospettiva che il lavoro agile comporta: “La vera innovazione dello smart working è legata all’organizzazione del lavoro che la tecnologia rende possibile: si basa sulle competenze e svincola il modello dal tempo e dal luogo, focalizzandosi sugli obiettivi”.
“Occorre continuare su questa strada, coltivando le competenze mediante la formazione, acquisendo nuovi stili di leadership e massimizzando l’utilizzo del digitale. In tal modo la crescita dei singoli potrà rappresentare non solo una trasformazione positiva del lavoro ma anche un capitale per le aziende”.
La registrazione dell’evento è disponibile qui.
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