Dopo il “Bollino blu” e il “Registro delle opposizioni” arriva il “Codice di condotta”, ulteriore strumento nella lotta al telemarketing illegale.

La proposta, in continuità con il lavoro svolto a tutela dei diritti dei cittadini e in contrasto alle pratiche del telemarketing Illegale, è stata avanzata ieri a Roma da Assocontact (Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer) e OIC (Osservatorio Imprese e Consumatori) nell’ambito di un incontro alla presenza delle massime Autorità regolatorie del settore, dal titolo “La spinta normativa all’autoregolamentazione nel telemarketing. Per un nuovo rapporto tra imprese e consumatori” (trovate la registrazione sull’account FB di Radio Activa, media partner dell’iniziativa, qui).

Il contrasto al telemarketing illegale necessita di azioni sinergiche, come ha spiegato Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali: “Molto si sta facendo. Il nuovo regolamento sul registro delle opposizioni allarga le barriere pur senza probabilmente stringere le maglie tanto quanto servirebbe. Serve una risposta integrata delle istituzioni e degli operatori che devono in qualche modo smetterla di farsi concorrenza utilizzando il talemarketing, quello illegale, strumento per l’appunto di concorrenza sleale”.

Il Codice di Condotta è un sistema di regole di comportamento e gestione che si integra con le raccomandazioni del Legislatore Europeo, del Legislatore Nazionale e delle Autorità di Vigilanza quali il Garante per la Protezione dei Dati Personali, il Garante della Concorrenza e del Mercato e l Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nonché delle istituzioni regolatorie di settore.

Un percorso quindi di autoregolamentazione come ha chiarito il presidente di Assocontact e del Gruppo Activa, Lelio Borgherese: “Noi crediamo che si debba partire dalle leggi che ci sono e rispettarle in pieno, ma le leggi a volte non bastano e quindi bisogna andare oltre, con dei percorsi di autoregolamentazione, nonché dei codici di autodisciplina e di condotta che siano ferrei e cogenti per tutti gli operatori. Codici di condotta che auspichiamo siano fatti in collaborazione con l’Autorità garante della protezione dei dati personali”.

Il Codice, basato sui principi di formazione continua degli operatori, dialogo aperto tra le parti e sensibilizzazione e informazione per i consumatori, comprenderà norme e principi, comportamenti vietati, attività di monitoraggio e gestione dei reclami per tutti i contatti, siano telefonici o elettronici, al fine di essere uno strumento efficace e integrato con gli istituti e le azioni già realizzati da Assocontact e OIC.

Il suo obiettivo è quello di colmare alcune lacune normative, divenendo uno strumento di responsabilizzazione utile ad aiutare il settore a conformarsi efficacemente alla normativa in materia di protezione dei dati personali.

[Fonte: Askanews]