“Grazie alla blockchain il controllo dei dati può finalmente passare dalle organizzazioni agli individui permettendo così di riunire identità digitale e identità personale”.
Sono le parole di Marco Borgherese, Vice Presidente del Gruppo Activa, intervenuto al webinar “Digital Identity e blockchain” organizzato dal Club CMMC lo scorso 27 maggio.
Un evento che ha affrontato un tema di attualità come le tecnologie di riconoscimento (come la firma digitale e la biometria vocale) e l’impiego della blockchain per garantire la sicurezza dei dati attraverso la crittografia.
Il dibattito ha preso spunto da una ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano che sottolinea i passi avanti del sistema Italia, pur tra ritardi ed eccessiva burocrazia, in ambito di trust technologies e digital identities. Basti pensare che, nel 2021, si è assistito al raddoppio degli utenti SPID e alla crescita sostanziosa del numero di carte d’identità elettroniche CIE. Una tendenza che sembra supportare gli obiettivi del PNRR, secondo cui, entro il 2026, il 70% della popolazione italiana dovrà possedere un’identità digitale certificata.
Con il coordinamento di Mario Massone, fondatore Club CMMC, si sono confrontati sul tema, attraverso degli interessanti user case, Giovanni Mannarino, Direttore Vendite e Servizi Professional Spitch; Gabriele Memeti, Head of International Sales Euronovate; e Antonio Cerqua, Head Technology Consulting Almawave.
Da parte sua, in un intervento intitolato significativamente “Human & digital identity”, Marco Borgherese si è soffermato sul tema della Self Sovereign Identity (SSI), ossia un modello di identità digitale decentralizzato, basato su tecnologia blockchain, in cui gli individui hanno il pieno controllo della propria identità digitale.
“La blockchain ci consente di immaginare un wallet a cui vengono associati diversi attributi (o claim) da altre identità (issuer), verificabili da ulteriori identità. Grazie a questo sistema i claim risultano identificabili, verificabili e gestibili anche singolarmente”, ha affermato Borgherese.
“Un altro aspetto interessante è quello della data monetization. Ogni giorno ci sono 4,7 miliardi di utenti su internet che producono miliardi di dati intangibili, invisibili e complessi. Grazie alla blockchain sarà l’utente stesso a decidere se noleggiare o vendere i suoi dati, o parte di essi, ad altre organizzazioni”.
La registrazione del webinar è disponibile qui.