Cosa si intende per governance digitale? E come si gestisce la complessità dell’esistente? 

Sono gli interrogativi alla base de “La governance digitale al di là dell’individualismo”, il podcast di Radio Activa che ha visto protagonista Luciano Floridi, Professore di Filosofia ed Etica dell’Informazione presso l’University of Oxford, dove è anche direttore del Digital Ethics Lab dell’Oxford Internet Institute, e Professore di Sociologia della Comunicazione presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

In cabina di regia Marco Borgherese, Vice Presidente del Gruppo Activa.

Secondo il professor Floridi, per gestire la complessità delle società moderne, sono necessari tre elementi fondamentali: coordinamento, collaborazione e cooperazione. “Ognuno deve assumersi l’onere dei costi e il privilegio dei benefici – ha sottolineato – La sconfitta è sempre del team e questo in democrazia è fondamentale perché il co-design è anche co-ownership, cioè la co-proprietà di sbagli e conquiste. Siamo tutti sulla stessa barca, non è mai colpa di qualcun altro”.

In un panorama tanto variegato, a detta di Floridi, le regole sono imprescindibili e devono essere forti e robuste: “La nostra cultura individualistica, invece, spesso non permette di trovare soluzioni universali per il bene pubblico”. 

Ecco perché “per tornare a essere cittadini consapevoli, e non più seguaci, bisognerebbe rendere i diversi partiti ‘accountable’. Oggi invece sembriamo seguire lo stesso megafono, come fosse la nostra squadra del cuore. Lasciamo il ‘tifo’ sugli spalti e ricominciamo a chiederci che cosa vogliamo dai nostri rappresentanti e cosa stanno facendo per i nostri interessi”.

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