Il 15 Ottobre, il nostro Presidente Lelio Borgherese è stato ospite della trasmissione radiofonica “Così parlò Cerathustra”. Partendo dal noto film “2001: Odissea nello spazio”, ha discusso di quanto la tecnologia è entrata a far parte delle nostre vite, migliorandole, e di quanto continuerà a farlo nel futuro.

La trama del film apre notevoli  scenari di riflessione:

  • La tecnologia può essere connessa alla violenza?
  • I robot ci ruberanno il lavoro?
  • A che punto è l’interazione uomo/macchina?
  • Cosa aspettarci dalla tecnologia nel futuro?

La prima questione sorge dal fatto che, talvolta, gli strumenti tecnologici possono essere utilizzati come arma di difesa, proprio come accade nelle prime scene del film, in cui, apparso agli ominidi un grande monolito nero, viene usato per procacciarsi il cibo e per difendere il territorio.  La tecnologia, in realtà, deve essere intesa come evoluzione, portatrice di innovazione, fondamentale per realizzare nuove e molteplici attività.

Passiamo alla seconda questione: i robot ci ruberanno il lavoro? Lelio Borgherese, deciso e sicuro, afferma che ciò non accadrà, ciò che, invece, permetteranno è l’aumento della qualità del lavoro degli agenti umani, in quanto, da una parte, i robot si dedicheranno a mansioni routinarie; dall’altra, gli esseri umani svolgeranno compiti di maggiore complessità, quali ad esempio la gestione della relazione con i clienti e le opportunità di vendita.

Nel tempo, anche, la relazione tra uomo e tecnologia risulta modificata. Mentre, in passato, riuscivamo ad ottenere informazioni riguardo attività da svolgere digitando unicamente la query sul motore di ricerca, ora, possiamo ricevere le notizie desiderate anche tramite comandi vocali. Ci stiamo, quindi, dirigendo sempre di più verso un’interazione vocale, in cui assistenti virtuali come Siri, Ok Google, ci forniscono informazioni e compiono determinate operazioni, semplificandoci la vita.

Non ci resta che rispondere all’ultimo interrogativo: cosa aspettarci dalla tecnologia nel futuro? Lelio Borgherese afferma che  la tecnologia continuerà a supportarci nelle attività che svolgiamo quotidianamente, riuscendo, magari, un giorno a debellare malattie gravi, a limitare il numero di incidenti grazie alla guida automatica.

È importante ricordare che i rischi non risiedono nella tecnologia in sé, ma nell’uso che se ne fa, bisogna, infatti, servirsene con giudizio e moderazione, il pericolo è immergersi completamente nella realtà virtuale, fino ad esserne dipendenti.

Il consiglio è di rimanere curiosi, propositivi, aperti mentalmente, senza rinchiudersi nelle proprie paure.

Il futuro ci prospetta infinite e splendide sorprese!